Il padre: «Ringrazio le istituzioni italiane che sono al mio fianco»
Slitta l’autopsia sul corpo di Dj Godzi: il pm ha infatti disposto accertamenti preliminari e, a questo punto, non è possibile ancora definire neppure la data dei funerali. A renderlo noto è Giuseppe Noschese, il padre di Michele, morto ad Ibiza in circostanze ancora non chiare.
«Su disposizione del pubblico ministero competente presso la Procura di Roma, e in considerazione della delicatezza e rilevanza del caso – scrive il padre del dj in un comunicato – è stato disposto di procedere con ulteriori accertamenti tecnici preliminari all’autopsia. Tali accertamenti comporteranno un inevitabile prolungamento dei tempi, rendendo al momento impossibile definire una data certa per l’esame autoptico e, conseguentemente, per la celebrazione delle esequie».
Giuseppe Noschese si impegna «a fornire tempestive comunicazioni non appena riceverà conferma ufficiale circa la data dell’autopsia e il successivo dissequestro della salma, al fine di poter riorganizzare, ove possibile, le celebrazioni previste».
Non nasconde che un allungamento dei tempi «comporta un ulteriore carico di dolore» per lui e per la sua famiglia ma conferma la «massima fiducia nei confronti della magistratura italiana e anche di quella spagnola». L’esame autoptico si sarebbe dovuto svolgere ieri ma il pubblico ministero competente presso la Procura di Roma, ha disposto di procedere con ulteriori accertamenti tecnici preliminari all’autopsia.
«Voglio ringraziare le istituzioni italiane che si sono schierate al mio fianco e mi hanno dato un supporto notevole – ha detto Giuseppe Noschese all’Ansa -. Mi hanno fatto sentire orgoglioso di essere italiano. Questo per me è molto importante. Sono certo che riusciranno a fare piena chiarezza su quanto accaduto. Non chiedo vendetta, né io né la mia famiglia. Chiediamo solo giustizia e verità, qualunque essa sia. Questo è l’obiettivo principale». Il padre di Michele, parlando della decisione del magistrato ha detto che «è giusto e molto importante che assolutamente non venga sottovalutato nulla» e che si proceda «in totale trasparenza».