Il presidente campano: «Parere sanitario decisivo»
A Vincenzo De Luca non serve certo un microfono per intervenire. Ma l’invito alla cabina di regia su Bagnoli in vista dell’America’s Cup, arrivato per la prima volta, gli ha dato l’occasione di chiarire il ruolo della Regione Campania. «Il lavoro è appena cominciato. Per la verità noi siamo stati invitati per la prima volta, ho ringraziato, è un segno di attenzione che hanno avuto, evidentemente non volevano darci preoccupazioni ma è una posizione un po’ irresponsabile perché la Regione dovrà rilasciare il parere più importante che è quello sanitario».
L’area interessata dai lavori, ha ricordato, presenta criticità ambientali che richiedono massima cautela. «Ovviamente lì lavoriamo in un’area fortemente inquinata – ha spiegato – dobbiamo fare attenzione a non liberare nell’aria polveri di amianto, non sono cose banali e vanno seguite».
«Chi comanda? Ancora non è chiaro»
Secondo De Luca, manca ancora una regia univoca: «C’è ancora una confusione tra i vari soggetti, non si capisce bene chi è l’interlocutore principale: il commissario, il ministero dello Sport, Invitalia, il soggetto imprenditoriale che dovrebbe fare i lavori». Da qui l’invito alla collaborazione istituzionale: «Il quadro è complesso, dobbiamo dare una mano tutti per concretizzare questo investimento ma si richiede grande serietà, grande concretezza e grande capacità operativa».
«No agli errori amministrativi»
Il presidente campano ha poi richiamato l’attenzione sulla correttezza procedurale: «Bisogna fare molta attenzione sulla correttezza dei percorsi amministrativi, bisogna essere precisi, non arronzare per la fretta perché si passano guai e si va in galera».
Ha quindi inquadrato il valore strategico dell’evento: «L’America’s Cup è una grandissima opportunità di promozione economica e turistica per Napoli e la Campania, ma è un progetto che riguarda l’Italia intera. È un progetto che è stato messo in piedi dal ministero dello Sport». E ha concluso con un avvertimento operativo: «Bisogna fare in modo che questa grande opportunità non diventi un boomerang se non riusciamo a mantenere tutti i tempi».