L’ex assessore regionale: «Si rischia di aprire la strada alla speculazione»
Luciano Schifone alza la voce contro il bando annunciato dal Demanio per la storica palestra della Polisportiva Partenope, cuore dello sport napoletano dal 1950. L’ex assessore regionale allo sport denuncia quello che definisce un tradimento della funzione sociale dell’impianto ai Cavalli di Bronzo, sotto il Palazzo Reale.
«A seguito della richiesta del Consiglio Comunale di salvaguardare la destinazione ad attività sportive della Palestra Partenope – spiega – il Demanio, dopo aver respinto ogni tentativo transattivo rispetto al contenzioso in corso, ha annunciato che nelle more dello sfratto previsto per l’8 ottobre, emanerà un bando per l’affidamento in concessione dell’immobile, mantenendo la “vocazione sportiva”. È più che evidente che questa procedura rischia di aprire la strada alla speculazione finanziaria tradendo lo spirito di funzione socioeducativa popolare svolta da oltre 70 anni dalla Polisportiva Partenope».

Schifone propone una via alternativa e chiama in causa il Coni: «Se il Demanio rifiuta ogni possibilità di accordo, che comunque garantirebbe un minimo di introito per lo Stato, a fronte di una perdita secca, e se ritiene di assicurare una destinazione a vocazione sportiva e sociale non può che rivolgersi all’ente pubblico dello Sport per eccellenza, il Coni, che può garantire la transizione e la prosecuzione delle attività sportive agonistiche senza finalità di lucro. Difendere lo sport in questo caso significa difendere la possibilità sportive per tutti i giovani a prescindere dalle possibilità economiche delle famiglie».
Lo sfratto e il bando
La Polisportiva Partenope, fondata nel 1950, da oltre settant’anni anima l’ex Galoppatoio di Palazzo Reale. Lo scorso 8 luglio l’associazione rischiava di essere sfrattata, ma le proteste di atleti e cittadini hanno ottenuto un rinvio al prossimo 8 ottobre. Nel frattempo, il Demanio ha deciso di avviare una gara pubblica. Come riportato da «il Mattino», il bando sarà pubblicato «il 30 luglio, e la destinazione d’uso dei locali sarà lo sport dilettantistico, con canone agevolato».
Il Demanio chiarisce che «le associazioni che intenderanno partecipare al bando non dovranno avere carichi pendenti con lo Stato». Tradotto: la Polisportiva Partenope potrà concorrere solo se «sanerà la sua posizione debitoria nei confronti del Demanio entro 45 giorni».
Il nodo dei debiti
Il direttore regionale Mario Parlagreco ha inviato una Pec a Comune e Prefettura, ribadendo la posizione dell’ente. «La Polisportiva Partenope occupa sine titulo l’ex Galoppatoio di Palazzo Reale», si legge nel documento, «e nel tempo di attraversamento dall’8/07/2025 all’8/10/2025, si è prevista la pubblicazione di un bando per l’affidamento in concessione del bene mantenendo la vocazione a sport, così come già concordato col Comune di Napoli che ha svolto un consiglio comunale per recepire l’indirizzo del territorio».
La questione economica resta irrisolta: «solo il 23 giugno – ricorda il Demanio – la Polisportiva ha formulato una proposta transattiva con il riconoscimento del 50% del debito da liquidarsi in 16 anni e senza proporre un canone per il futuro godimento del bene pubblico». Il debito accertato supera gli 800mila euro e l’offerta di 400mila è stata respinta dall’Avvocatura dello Stato perché «priva di giustificazione contabile».