I giudici hanno accolto la richiesta della procura generale
Ridotta a 10 anni e 11 mesi e 25 giorni la condanna per Gabriele Natale Hjorth, per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a coltellate a Roma nel luglio del 2019.
La sentenza è stata disposta nel terzo processo di appello: i giudici dell’Assise hanno accolto la richiesta della procura generale di abbassare di cinque mesi la pena rispetto agli 11 anni e 4 mesi decisi nell’Appello bis. Una decisione legata alla sentenza della Cassazione che il 12 marzo scorso aveva disposto il nuovo processo di appello limitatamente al trattamento sanzionatorio dichiarando irrevocabile la responsabilità penale di Hjorth che si trova ai domiciliari.
«È una soddisfazione morale minima tenendo conto che siamo partiti dall’ergastolo e se la stanno cavando tutto sommato a buon mercato. Il sesto grado di giudizio per una vicenda del genere mi sembra che basti e avanzi». Lo ha detto Franco Coppi, legale di parte civile della vedova di Mario Cerciello Rega, dopo la sentenza. «La sentenza ha confermato la sussistenza delle circostanze aggravanti, sulla pena sapevamo che c’era un errore di calcolo che è stato corretto e che ha portato a una diminuzione di pochi mesi» ha aggiunto.