Forse la ragazza ha provato a difendersi
La Procura di Napoli Nord ha disposto una serie di accertamenti nell’ambito delle indagini sull’omicidio sulla 14enne, Martina Carbonaro, uccisa ad Afragola dall’ex fidanzato, Alessio Tucci, 19 anni. Tra gli elementi sotto analisi dei capelli trovati tra l’indice e il pollice della mano della povera ragazza.
I Ris, riferisce un articolo di Leandro Del Gaudio su «il Mattino», eseguiranno giovedì le analisi anche sulla pietra che è stata usata dal 19enne per colpire Martina e su altri reperti, come le scarpe indossate dal ragazzo. I capelli trovati tra le mani della ragazza potrebbero significare che, prima di morire, ha tentato di difendersi. Di ribellarsi alla furia del 19enne. Purtroppo inutilmente.
Martina è stata uccisa dall’ex fidanzato il 27 maggio scorso all’interno di un edificio abbandonato dello Stadio Moccia di Afragola. Colpita 4 volte alla testa con una pietra che Tucci aveva trovato a terra dopo che la giovane, intenzionata a interrompere la relazione che durava da due anni, le aveva negato un abbraccio.
Dopo averla colpita con la pietra, il 19enne tentò di nasconderla dietro un cumulo di rifiuti e un armadio. Il suo telefono, invece, fu spento e nascosto in una intercapedine. Il 19enne per due giorni, fino al ritrovamento del corpo e alla sua confessione, partecipò alle ricerche della ragazza insieme ai genitori.