Nel panorama del cinema d’animazione italiano, Totò Sapore e la magica storia della pizza si distingue come un’opera che fonde tradizione, musica e cultura partenopea. Diretto da Maurizio Forestieri e prodotto dallo studio Lanterna Magica, il film è uscito nelle sale italiane il 19 dicembre 2003, distribuito da Medusa Film. La pellicola è liberamente ispirata al racconto “Il cuoco prigioniero” di Roberto Piumini ed Edoardo Porcaro.
Ambientato nella Napoli del Settecento, il film segue le avventure di Antonio Salvatore Sapore, detto Totò Sapore, un giovane cantastorie che sogna di diventare un grande cuoco. La sua vita cambia quando riceve in eredità quattro pentole magiche che trasformano qualsiasi ingrediente in piatti deliziosi. Con l’aiuto di personaggi iconici come Pulcinella, doppiato da Lello Arena, e affrontando la malvagia strega Vesuvia, Totò intraprende un viaggio che lo porterà a inventare la pizza, simbolo di pace e unione tra i popoli.
Personaggi indimenticabili e una colonna sonora coinvolgente
Il film presenta una galleria di personaggi affascinanti:
- Totò Sapore: il protagonista, un giovane cantastorie con il sogno di diventare cuoco.
- Pulcinella Cetrulo: la simpatica maschera napoletana che diventa amico e collaboratore di Totò.
- Confiance: la figlia adottiva del cuoco francese Mestolon e interesse amoroso di Totò.
- Vesuvia: la strega fatta di lava che vuole eliminare l’allegria dei napoletani.
- Vincenzone: l’orco servitore di Vesuvia, che si redime e aiuta Totò. Viene doppiato dall’iconico Mario Merola.
La colonna sonora, composta da Eugenio ed Edoardo Bennato, voce del protagonista, arricchisce la narrazione con brani che mescolano tradizione napoletana e sonorità moderne, rendendo il film ancora più coinvolgente per il pubblico di tutte le età.
Un’opera che celebra la cultura napoletana
Totò Sapore e la magica storia della pizza non è solo un film d’animazione destinato ai più piccoli: è un vero e proprio concentrato di identità partenopea. La scelta di ambientare la narrazione nella Napoli del Settecento permette di esaltare non solo la nascita della pizza, uno dei piatti italiani più amati nel mondo, ma anche di trasmettere l’anima vivace, ironica e resiliente del popolo napoletano. Si tratta di un modo molto semplice di insegnare ai bambini la cultura napoletana.
La presenza di personaggi simbolici come Pulcinella, icona del teatro popolare, o della strega Vesuvia, metafora delle forze oscure che cercano di incutere terrore, riflette la continua tensione tra luce e ombra che ha sempre caratterizzato la storia della città. Allo stesso tempo, il film lancia un messaggio di unità e pace, mostrando come una semplice pietanza, ovvero la pizza, possa diventare simbolo di armonia fra culture diverse.
Un aspetto fondamentale è l’uso della lingua: il napoletano, parlato da molti personaggi, contribuisce a rendere il film autentico e radicato. Sebbene questo possa risultare più difficile da comprendere per un pubblico non locale, si tratta di una scelta coraggiosa e coerente con l’obiettivo culturale del film: valorizzare Napoli per ciò che è, senza edulcorazioni, mostrando il bello e il caratteristico. Ecco perché, ancora oggi, si parla positivamente di questo film d’animazione, inserendolo tra le pietre miliari del cinema nostrano.
Totò Sapore, un film per tutta la famiglia
Seppur pensato come film d’animazione, Totò Sapore e la magica storia della pizza si rivolge a un pubblico ben più ampio dei soli bambini. Le sue tematiche universali lo rendono una proposta interessante anche per adulti e appassionati di cultura napoletana. Infatti, soltanto perché si parla di film d’animazione, non lo si deve vedere come semplice prodotto per piccini, ma come un modo diverso di vivere la storia di Napoli.
L’animazione colorata, le gag comiche e le canzoni travolgenti di Edoardo Bennato creano un equilibrio perfetto tra intrattenimento e contenuto. La durata contenuta, parliamo di circa 78 minuti, lo rende ideale per una visione in famiglia e dei più piccoli, così da mantenere alta l’attenzione.
Inoltre, il film ha una funzione educativa: insegna, in modo leggero e accessibile, concetti come l’integrazione, il valore del cibo come veicolo culturale, e il rispetto per la propria terra e le proprie tradizioni. È un esempio virtuoso di come il cinema d’animazione italiano possa raccontare storie profondamente radicate nel territorio, senza perdere in leggerezza e appeal visivo.
Totò Sapore e la magica storia della pizza è, insomma, un piccolo classico dell’animazione italiana che merita di essere riscoperto, specialmente in un momento storico in cui c’è sempre più bisogno di recuperare e valorizzare le identità locali in chiave positiva e inclusiva.
Hai già visto Totò Sapore? Raccontaci cosa ti è piaciuto di più e condividi questa piccola perla del cinema d’animazione italiano.