L’autopsia di Martina Carbonaro: quattro colpi alla testa e segni sul collo

Interrogativi per accertare se un soccorso tempestivo poteva salvarla

Non è morta sul colpo e ha sofferto Martina Carbonaro, la 14enne uccisa dall’ex fidanzato 18enne Alessio Tucci in un locale abbandonato del palazzetto dello sport di Afragola, in provincia di Napoli, dove erano in corso dei lavori. Il decesso, secondo quanto emerso dall’autopsia eseguita nell’ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania, è stato preceduto da un’agonia, contrassegnata dalla sofferenza.

Ad effettuare gli accertamenti – che hanno di fatto confermato un quadro già emerso dalla consulenza medica preliminare – è stata la dottoressa Raffaella Salvarezza, nominata in mattinata dalla Procura di Napoli Nord (il sostituto procuratore Alberto Della Valle, che ha coordinato le indagini dei carabinieri).

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Sul cranio di Martina sono state rilevate quattro ferite principali, tra la regione frontale e quella posteriore: sul capo, infatti, si sono concentrati i colpi inferti con una pietra, solo per un abbraccio negato, da Alessio Tucci, l’ex fidanzato 18enne di Martina, reo confesso del femminicidio. Da una di queste lesioni c’è stata la vasta fuoriuscita di sangue che, verosimilmente, ha poi portato la giovane alla morte.

I dubbi sul momento della morte

Al momento non è possibile stabilire per quanto tempo, dopo l’aggressione, la 14enne sia rimasta in vita. Il quadro per determinare con assoluta certezza questa circostanza non è completo. Le informazioni a disposizione sarebbero infatti insufficienti al momento per capire se quando Tucci ha occultato il corpo, Martina fosse ancora viva.

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Lui agli inquirenti ha riferito che era già morta, «non respirava più». Secondo quanto si è appreso, sarà necessario attendere che tutti gli accertamenti, compresi gli esami istologici e anatomopatologici, siano disponibili, prima di pronunciarsi su questo particolare, che non appare di poco conto.

Il ritrovamento del corpo

Il corpo di Martina, nascosto da Tucci sotto un vecchio armadio circondato da materiale di risulta e rifiuti, è stato trovato il 27 maggio scorso, dieci minuti dopo la mezzanotte, nel corso del secondo sopralluogo degli investigatori. Nel primo, risalente al pomeriggio, vennero individuati e repertati solo gli occhiali della ragazza, alcune tracce di liquido ematico e un sasso insanguinato. Ma non anche il cadavere. L’autopsia ha anche evidenziato dei segni sul collo che al momento è prematuro ricondurre a un tentativo di strangolamento.

Quello che è certo, secondo la procuratrice di Napoli Nord, Anna Maria Lucchetta, è che il giovane abbia agito «con crudeltà». E per la giudice Stefania Amodeo, che ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere dell’indagato, Tucci ha evidenziato «una allarmante personalità», «incapace di controllare i propri impulsi».

‘Efferatezza’, ‘tranquillità’, ‘disinvoltura’ sono alcuni dei termini utilizzati nell’ordinanza del gip per descrivere l’assassino che avrebbe cancellato dal cellulare di Martina e dal suo le chat che si erano scambiati, lo ha nascosto in un intercapedine, è andato a casa, ha fatto la doccia ed è uscito con gli amici, partecipando, poi, alle ricerche della quattordicenne.

I quesiti ancora aperti

Gli accertamenti del perito d’ufficio sono stati compiuti alla presenza dei consulenti Pietro Tarsitano e Omero Pinto, nominati dalla famiglia della vittima, difesa dall’avvocato Sergio Pisani, e del medico legale Antonio Palmiero, delegato dal legale dell’indagato, l’avvocato Mario Mangazzo. Tra i quesiti posti dagli inquirenti, l’accertamento sul numero dei colpi inferti, in quali parti del corpo e quando è sopraggiunto il decesso, in sostanza per comprendere se, con un soccorso tempestivo, la 14enne poteva essere salvata.

I funerali e il lutto cittadino

Al termine dell’autopsia la Procura di Napoli Nord ha rilasciato la salma e i funerali della 14enne saranno celebrati a partire dalle 15 di oggi, dal cardinale Mimmo Battaglia, arcivescovo di Napoli, nella basilica di Sant’Antonio di Afragola. Il sindaco Antonio Pannone ha proclamato il lutto cittadino per l’intera giornata e ha invitato la cittadinanza a partecipare al cordoglio per questa gravissima e dolorosissima perdita «stringendosi intorno ai familiari e agli amici della nostra Martina».

Setaro

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