Napoli, presentati 22 bus elettrici. Manfredi: «Un servizio ai cittadini e all’ambiente»

Entro giugno 2026 saranno 253

«È uno dei più grandi progetti, se non il più grande in Italia, di conversione del parco bus in elettrici che ci garantirà entro la fine del 2026 di avere più della metà del nostro parco bus green. È un servizio ai cittadini, ma anche all’ambiente per aver una città sempre più sostenibile».

Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, in occasione della presentazione dei primi 22 bus elettrici di una fornitura di 253 mezzi che saranno a disposizione della città entro giugno 2026. «È un passaggio molto importante – ha aggiunto – perché chiaramente il rinnovo del parco mezzi, con risorse significative del Pnrr, è un grande passaggio per la modernizzazione della città e per garantite un servizio di maggiore qualità. Stiamo entrando nel futuro. C’è tanto da lavorare ma si stanno facendo passi in avanti molto importanti»

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I primi 22 entreranno in esercizio domani 31 maggio di cui 8 assegnati alle linee di piazza Carlo III e via delle Puglie, 6 alle linee che stazionano al deposito di Cavalleggeri d’Aosta. Quattro le linee che saranno servite esclusivamente da bus elettrici: C78, 654, C65 e 3M. I restanti bus andranno a rafforzare altre linee insieme ai tradizionali autobus alimentati a gasolio o a metano ovvero: C16, C63, C42, 132, 618, 194, 182 e 15.

Le caratteristiche

I mezzi elettrici sono sia ‘pollicini’ per una capienza di 31 passeggeri che bus ‘tradizionali’ per una capienza di 86 passeggeri. Gli autobus full electric hanno batterie al litio con ricarica in deposito (ricarica overnight) e sono equipaggiati con idonee attrezzature per l’accesso e il trasporto di persone a mobilità ridotta; conta passeggeri; dispositivi Its per la localizzazione e il collegamento alla centrale operativa di Anm; videosorveglianza; impianto di climatizzazione.

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E ancora i più moderni dispositivi di sicurezza per la guida e per i passeggeri quali dispositivi omologati per la visione indiretta basati su telecamere e monitor in sostituzione degli specchi retrovisori esterni tradizionali; dispositivo omologato per la visione 360° con la ricostruzione della visione del veicolo dall’alto; dispositivo di assistenza alla manovra in retromarcia per il rilevamento ostacoli a mezzo di sensori.

E inoltre sistema di telecamera per il rilevamento in retromarcia da parte del conducente dell’area di prossimità posteriore al veicolo; sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici; sistema avanzato capace di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti situati in prossimità della parte anteriore del veicolo e sul lato destro (Mois); sistema di monitoraggio degli angoli morti in grado di emettere un segnale di allerta acustico e visivo (Bsis); sistema di avviso di disattenzione e stanchezza del conducente; interfaccia di installazione di dispositivi di tipo alcolock.

Cosenza: «Una nuova era del sistema di trasporto»

«Nello stile del sindaco Manfredi – ha detto l’assessore ai Trasporti, Edoardo Cosenza – si presentano senza vetrine ma quando entrano in esercizio. Ci sono state molte settimane di prove, ognuno dei bus ha un punto di ricarica associato. Entriamo in una nuova era del sistema di trasporto completamente sostenibile e green».

I bus elettrici hanno mediamente un’autonomia di 300 km e la ricarica viene effettuata presso i depositi durante il rimessaggio in un massimo di quattro ore. Gli autobus sono sia di fabbricazione europea che di fabbricazione cinese, realizzati da primarie case costruttrici specializzate in autobus elettrici.

«È un salto di qualità tecnologico – ha sottolineato il direttore generale di Anm, Francesco Favo – che darà grandi risultati. Noi abbiamo flotta di 500 bus e stiamo provando ad arrivare a quota 300 bus elettrici che rappresentano circa i due terzi dell’intero parco». L’intervento che punta alla transizione energetica è stato realizzato con risorse Pnrr a favore dell’amministrazione comunale pari a circa 180 milioni di euro, di cui circa 145 milioni per l’acquisto dei bus e 35 milioni per la realizzazione delle necessarie infrastrutture di ricarica. Per giugno 2026, dunque, il parco bus di Anm sarà completato da una quota residuale di circa 100 veicoli diesel e 80 a metano.

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