Decreto contro l’immigrazione irregolare: la Camera accelera, ma le opposizioni frenano

Il Governo punta sull’accordo con l’Albania

Nel corso della riunione della Conferenza dei Presidenti di gruppo, tenutasi alla Camera dei deputati, è stata approvata una nuova articolazione dei lavori parlamentari per la seconda metà di maggio. La decisione segue l’apposizione della questione di fiducia sul disegno di legge n. 2329, relativo alla conversione in legge del decreto-legge 28 marzo 2025, n. 37, contenente disposizioni urgenti per il contrasto all’immigrazione irregolare, cui la maggioranza parlamentare tiene molto e che è stato contrastato in più sedi dalle opposizioni.

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Il Decreto-legge introdurrà misure per contrastare l’immigrazione irregolare, puntando sull’utilizzo delle strutture in Albania previste dal Protocollo Italia-Albania del novembre 2023. Il decreto consente il trasferimento in Albania non solo di migranti soccorsi in mare, ma anche di quelli già trattenuti nei CPR italiani e destinatari di espulsione. Il provvedimento, la cui scadenza è fissata al 27 maggio, sarà trasmesso al Senato per il prosieguo dell’iter legislativo.

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Se le opposizioni non avessero scelto di ostacolare il percorso del provvedimento in ogni sede possibile e se una parte della magistratura non si fosse attaccata a cavilli giuridici per bloccarne l’applicazione (venendo poi smentita dalla Cassazione che tre giorni fa ha sentenziato la validità del decreto) facendo perdere tempo e risorse pubbliche, lo stato dell’arte dell’accordo con l’Albania sarebbe oggi molto più avanzato.

Una linea concreta e risolutiva

L’approccio del Governo Meloni sembra essere una linea concreta e risolutiva, tanto che numerosi Paesi europei stanno valutando di adottare misure analoghe. Contrastarla in modo ideologico, sfruttando posizioni istituzionali per fini politici, non solo rallenta le soluzioni necessarie, ma contribuisce a danneggiare l’immagine e la credibilità dell’Italia sul piano internazionale.

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Tant’è che la nuova organizzazione conferma la centralità dell’intervento legislativo sull’immigrazione irregolare nell’agenda politica di maggio, in un contesto in cui il Parlamento è chiamato a rispondere rapidamente a esigenze urgenti in materia di sicurezza, legalità e tutela del tessuto economico e sociale nazionale.

È stato inoltre definito che giovedì 12 giugno, alle ore 10, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali interverrà in Aula per una comunicazione ufficiale sulla sicurezza sul lavoro, in attuazione dell’articolo 14-bis del decreto legislativo n. 81 del 2008.

Infine, è previsto per la settimana dal 3 al 6 giugno il rinnovo delle Commissioni permanenti, previo accordo definitivo con il Presidente del Senato e i gruppi parlamentari.

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