Il mistero della morte di Carmela Quaranta: due figlie aspettano giustizia

La sera di Pasqua, Carmela Quaranta era lì, distesa sul suo letto. Indossava il pigiama, le coperte tirate fino al petto. Sembrava dormisse. Ma il suo volto, livido e gonfio, raccontava altro. Carmela è stata trovata morta la sera del 20 aprile. Da circa 24 ore nessuno riusciva a contattarla. Un’amica ha lanciato l’allarme. I vigili del fuoco hanno sfondato la porta. E l’hanno trovata lì, senza vita.

Aveva 42 anni. Era una mamma. Lavorava nel settore sanitario, si era separata da tempo e stava provando, come tante, a ricominciare. Due figlie adolescenti, una nuova relazione, una casa condivisa con il compagno. Quel compagno che oggi è indagato per omicidio.

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All’inizio si è parlato di malore. Poi di overdose, per la presenza di droga in casa. Ma quei lividi sul collo non lasciavano spazio a molte interpretazioni. L’autopsia ha confermato: strangolamento.

L’ex compagno l’unico indagato

L’uomo di 56 anni con cui Carmela viveva da circa un anno è indagato. Dice di averla vista per l’ultima volta il venerdì sera, ma che il loro rapporto era già finito. Dice anche che ha provato a chiamarla il giorno dopo, senza risposta.

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Troppe le cose che non tornano. Il cellulare di Carmela è sparito. Ci sono tracce di sangue sul letto. Un fazzoletto sporco, oggetti spostati. I carabinieri stanno analizzando tutto. I filmati di videosorveglianza, i tabulati telefonici, il DNA. Vogliono capire chi è entrato in quella casa e quando. Vogliono sapere chi ha ucciso Carmela.

Una vita spezzata, due figlie senza una madre

Qualunque verità emerga, una cosa è certa. Carmela non c’è più. E due ragazze si sono svegliate il giorno di Pasqua senza il calore della loro mamma. Senza un abbraccio. Senza nemmeno il tempo di salutarla.

Chi conosceva Carmela la descrive come una donna buona, con gli occhi stanchi e un dolce sorriso. Una che non si lamentava, che stringeva i denti. Che aveva sofferto, ma che non voleva smettere di credere in un po’ di felicità. Ci aveva creduto anche stavolta. Forse troppo.

E allora viene da chiederselo: perché ancora una volta, una donna è morta nel posto che avrebbe dovuto essere il più sicuro: casa sua. Perché ancora una volta, dei figli dovranno imparare a convivere con un dolore così difficile da sopportare?

Giustizia per Carmela

Il nome di Carmela Quaranta si aggiunge a una lunga lista di donne uccise. Un elenco che cresce e che scorre come una ferita aperta sotto gli occhi di tutti. Nel giorno in cui si celebra la rinascita, lei è stata ammazzata. Chi le voleva bene, oggi, cerca risposte. La sua famiglia, il suo ex marito, le figlie, i vicini. Tutti vogliono sapere cosa è successo in quella casa di via Trieste. Tutti chiedono giustizia per Carmela.

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