Minorenne incappucciato, rapito e liberato: la polizia ferma un 24enne

È accusato di sequestro di persona a scopo di estorsione

Quindicenne incappucciato, costretto a salire su un furgone e poi liberato dalla polizia nel Napoletano, c’è la svolta. La polizia di Stato ha eseguito un fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica – DDA di Napoli nei confronti di un 24enne indagato per il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione, aggravato dalla modalità mafiosa.

I fatti sono accaduti nella mattinata odierna nel territorio di San Giorgio a Cremano nei confronti di un minorenne, figlio di un imprenditore del luogo. Le indagini svolte dalla Squadra Mobile di Napoli, che si sono avvalse del supporto tecnico del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato e del contributo del Nucleo Investivativo dell’Arma dei Carabinieri di Torre Annunziata, hanno consentito in poche ore di soccorrere il minore rapito nelle fasi immediatamente successive al suo rilascio e di bloccare uno dei presunti rapitori poi sottoposto al provvedimento di fermo.

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Il provvedimento eseguito è una misura pre-cautelare, disposta in sede di indagini preliminari e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

Zinno: Attenzione a diffondere notizie errate

Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, interviene sui social a proposito del sequestro per ringraziare le forze dell’ordine, in particolare la Squadra Mobile di Napoli e gli agenti del Commissariato di San Giorgio a Cremano, per essere intervenute «con tempestività e grande professionalità e aver riportato il 15enne a casa sano e salvo». Ma al tempo stesso mette in guardia dal non diffondere «notizie errate, specialmente in momenti delicati».

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«Sui social – scrive – si era diffusa la notizia che il rapimento fosse avvenuto all’interno della scuola con varie storie diverse, tra cui quella di un padre non autorizzato che aveva preso il figlio da scuola. Ovviamente mi preme chiarire che non è stato così», scrive il primo cittadino. «Le scuole hanno ottimo personale che ovviamente sorveglia e controlla la sicurezza degli alunni. Si tratta purtroppo di un evento criminale sul quale in queste ore vi sono gli accertamenti. Purtroppo viviamo in una società dove le notizie, specialmente quelle false, circolano velocemente e specialmente quando fatte da anonimo diventano pericolose e inquietanti».

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