Italia del Meridione: il nuovo progetto politico di Orlandino Greco

Il sindaco racconta della “sua” nuova Italia a trazione meridionale

Orlandino Greco, sindaco del comune calabro di Castrolibero, in provincia di Cosenza. Impegnato in politica fin da giovanissimo viene eletto appena ventitreenne consigliere comunale della cittadina che oggi lo vede primo cittadino. Ha ricoperto incarichi di assessore ed è stato presidente del consiglio provinciale.

Sostenitore da tempo di una politica nazionale a trazione meridionalista è fondatore del partito «Italia del Meridione». Lo abbiamo intervistato per approfondire quello che oggi è il nuovo progetto politico. Prima di iniziare ha tenuto a precisarci che il nome «Italia del Meridione» non è uno slogan, bensì una chiara idea di ciò che dovrà essere il mantra del nuovo movimento; un Sud protagonista per la crescita e lo sviluppo della Nazione.

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«La nostra idea – esordisce – è quella di un partito in grado di liberare il Sud da ogni pregiudizio. Italia del Meridione vuole partire da Sud per sviluppare una nuova unità Nazionale».

Secondo Greco il Sud ha un enorme potenziale di tradizioni, cultura, storia e ambiente; un giacimento inesauribile di risorse che devono essere valorizzate e deve saper utilizzare al meglio quel senso di comunità che da millenni pervade i nostri popoli «il Sud si è sempre distinto per i propri valori di collettività solidale, a differenza del Nord che è sempre stato una “società”. Ci vuole oggi un Italia che sia più comunità e un po’ meno società». «Il nostro partito – continua – vuole che non si parli più di Sud come questione ma piuttosto come soluzione».

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Le correnti meridionaliste e il futuro del movimento

Durante la conversazione l’accento è caduto sul fenomeno delle numerose correnti meridionaliste che negli anni sono andate moltiplicandosi e sul contributo che queste hanno dato alla crescita del “risveglio” meridionale «fino ad oggi i movimenti meridionalisti non hanno portato lontano; sono tante frange frammentate, alcune anche estremiste. Non ha senso, oggi, parlare di neo borbonici. È doveroso non dimenticare il passato ma con una visione nuova della politica. Il nostro vuole e deve essere un partito post-ideologico di matrice federale che intende rappresentare le istanze dei territori. Un movimento che mira al trionfo delle idee più che alle ideologie».

L’accordo IDM-Lega e il rilancio del Sud

Gli abbiamo allora chiesto chiarimenti sull’accordo IDM-Lega, siglato lo scorso anno, che ha generato alcuni malumori all’interno della stessa corrente «È un patto federativo per rilanciare la politica dei territori e per smuovere le coscienze. Il Sud riparte se ci sono le infrastrutture e la Lega – con Salvini, vice premier e ministro delle Infrastrutture e trasporti – deve collabrare con noi alla realizzazione di ciò che oggi manca ed è indispensabile allo sviluppo del Mezzogiorno».

“Chi continua a vedere – aggiunge – la Lega come un partito locale a trazione nordista si sbaglia, ormai è un partito Nazionale. E noi intendiamo essere un partito Nazionale di tipo federale con vocazione meridionalista. Pertanto faremo in modo di esaltare i valori del nostro territorio puntando all’autonomia delle scelte politiche».

L’organizzazione del partito e la crescita territoriale

Sull’organizzazione del partito Greco ha le idee chiare «abbiamo già una sezione regionale e una provinciale, da poco siamo anche su Roma e abbiamo aperto una sezione anche a Buoenos Aires. Faremo di tutto per favorire la militanza che è fondamentale per legarsi ai territori e formare la nuova classe dirigente. Per questo punteremo ad aprire nuove sezioni territoriali. Il 24 marzo prossimo abbiamo già fisssato una riunione degli attivisti campani per organizzare la presentazione del partito a Napoli. Città alla quale siamo profondamente legati e fu proprio una passeggiata nel cuore della città partenopea tra Posillipo e i Quartieri Spagnoli a stimolarci profonde riflessioni sull’avvio di questo progetto. Di fronte a tanta bellezza ci siamo posti una domanda: gli attuali partiti sono bastevoli a soddisfare le esigenze delle nostre comunità locali?».

Italia del Meridione e il confronto con Dema

Abbiamo provato a mettere un po’ di pepe alla conversazione, ricordando al sindaco Greco che anche il suo collega Luigi de Magistris da Napoli ha tentato la scalata Nazionale con un proprio movimento Dema. «Io non sono de Magistris e Italia del Meridione non è Dema». Infine è giusto sottolineare che «Italia del Meridione» è anche il titolo del libro scritto a quattro mani da Giuseppe Ferraro docente di Etica dell’Ambiente ed Etica Sociale all’Università «Federico II» di Napoli e dallo stesso Orlandino Greco.

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