Il Comune di Napoli chiude Edenlandia: pericolo imminente per la sicurezza

Palazzo San Giacomo ha deciso di revocare la licenza

«Gravi carenze in ordine alla manutenzione delle giostre presenti, alcune risultate in vero e proprio stato di degrado». Per questo e per «gravi e diffuse irregolarità e il pericolo imminente per la sicurezza» il Comune di Napoli ha deciso di vietare la prosecuzione delle attività e di revocare la licenza allo storico Parco di divertimenti Edenlandia a Fuorigrotta.

«A seguito di alcune segnalazioni, sono stati effettuati i dovuti sopralluoghi tecnici all’interno del Parco – si legge in una nota del Comune di Napoli – I rappresentanti della Commissione di Pubblico Spettacolo e della Polizia Locale hanno rilevato gravi carenze in ordine alla manutenzione delle giostre presenti, alcune risultate in vero e proprio stato di degrado. Viste le gravi e diffuse irregolarità e il pericolo imminente per la sicurezza, è stata emanata un’ordinanza dirigenziale che prevede il divieto di prosecuzione delle attività e la revoca della licenza».

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La replica di Tanit: «Ricorso al Tar, provvedimento abnorme»

«Sono sbalordito per quanto è successo oggi ad Edenlandia. Già domattina sarà presentato ricorso urgente al Tar» Questo il primo commento di Gianluca Vorzillo socio unico di Tanit che gestisce il parco di Fuorigrotta.

«Erano emerse alcune criticità in due giostre, Dumbo e Maniero, nel corso di un sopralluogo della competente commissione prefettizia, nato a seguito di una segnalazione anonima di un ex manutentore del Parco. Criticità soprattutto sul fronte della ordinaria manutenzione e men che mai per problemi legati alla sicurezza dei due impianti. Quando nel pomeriggio ci è stata notificata dalla Polizia locale la chiusura dell’intero Parco, tra l’altro proprio mentre stavamo già provvedendo al ripristino dello stato delle giostre, è stato uno choc anche per le maestranze. Un provvedimento abnorme, incomprensibile, addirittura con la revoca della licenza per una mancata comunicazione del nominativo dell’ultimo amministratore, fatto questo assolutamente formale. Ovviamente già domattina impugneremo il tutto dinanzi al TAR» conclude Vorzillo.

Setaro

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