Napoli omaggia Diego Armando Maradona: l’amore immutato a 4 anni dalla scomparsa

di Fabio Maresca

Largo Maradona gremito, anche la società ha voluto ricordare il campione argentino

Largo Maradona, nel cuore dei Quartieri Spagnoli, a Napoli, oggi vibra di vita e di ricordi. È qui, ai piedi del celebre murale che ritrae Diego Armando Maradona, che la città, e non solo, si raccoglie nel quarto anniversario della scomparsa del suo campione. Al tributo dei napoletani si unisce quello dei turisti, anche stranieri, arrivati da ogni angolo del mondo, a dimostrare quanto Diego non sia stato solo un simbolo della città, ma un’icona globale.

Tra gli aromi del caffè che si mescolano alle voci dei vicoli, incontriamo Lisa e James, una coppia inglese in visita per la prima volta a Napoli. «Non seguiamo il calcio, ma abbiamo sempre saputo chi era Maradona. Venire qui ci fa capire quanto fosse speciale», dice James, scattando una foto al murale con le mani strette su una sciarpa azzurra. «È incredibile come Napoli lo celebri ancora oggi, come se fosse vivo», aggiunge.

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Non lontano, un gruppo di ragazzi francesi si ferma davanti a un piccolo altarino. Tra candele e fiori spicca una maglia numero 10. «Abbiamo letto tanto su di lui» racconta Camille, una venticinquenne di Parigi. «Quello che mi colpisce è come Maradona abbia fatto innamorare non solo i tifosi, ma un’intera città. È come se fosse uno di loro, anche se veniva da lontano».

Le stradine dei Quartieri, con i panni stesi e i balconi affacciati sul brulicare della vita quotidiana, oggi sono percorse da un’energia particolare. I bambini giocano a calcio con palloni consumati, imitando le gesta di Diego, mentre gli anziani seduti fuori dai bar parlano di quel gol contro l’Inghilterra come se fosse accaduto ieri. «Diego è stato il nostro riscatto», dice Tonino, un pensionato che ha visto il Napoli vincere il suo primo scudetto. «Non importa da dove veniva, per noi era uno di famiglia», aggiunge.

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De Laurentiis, Conte e Di Lorenzo

A rendere ancora più significativo questo giorno, stamattina anche il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, insieme all’allenatore Antonio Conte e al capitano Giovanni Di Lorenzo, ha voluto rendere omaggio al campione argentino. I tre rappresentanti del club hanno visitato i due grandi murales dedicati a Maradona, questo e l’altro a San Giovanni a Teduccio, deponendo fiori e sostando in silenzio per alcuni minuti davanti alle immagini del Pibe de Oro.

Anche una coppia tedesca si avvicina al murale per lasciare un mazzo di fiori. «Era un genio» dicono «ma quello che colpisce di più è il rapporto che aveva con questa città. Non è solo un calciatore qui, è come un santo laico». Il via vai di persone che accendono candele, lasciano biglietti o semplicemente si fermano in silenzio davanti alle immagini di Diego è continuo.

Tra di loro c’è anche Anais, una giovane spagnola in viaggio da Barcellona: «Sono venuta qui per vedere Napoli e il suo legame con Maradona. È una città che lo respira ovunque: nei murales, nei cori, nelle storie che ti raccontano le persone. Non ho mai visto niente del genere». Un giovane barista, Raffaele, osserva tutto. «Ogni anno è così. Maradona è una calamita per chiunque venga qui. Non è solo calcio, è emozione pura. Vedi questi turisti? Vengono a cercare qualcosa che altrove non troverebbero: l’anima di Diego», spiega.

Gli altri ricordi: la famiglia e gli amici

Una foto di Maradona che corre con il pallone tra le nuvole, con la maglia della nazionale argentina e la scritta «Justicia». Così, sulla pagina Facebook ufficiale di Diego, viene ricordato dai figli il quarto anniversario della morte del Pibe de Oro. Il campione argentino è stato ricordato oggi sui social anche da Diego Maradona junior, suo figlio nato a Napoli: «Arriverà un giorno» ha scritto sui social «che ritorneremo a ballare insieme, a ridere e abbracciarci, papà».

Stefano Ceci, manager del campione negli ultimi anni e suo amico, ha portato in Piazza Plebiscito un ritratto di Maradona sostenuto da palloncini bianchi e azzurri, facendolo poi volare libero nel cielo. Ciro Ferrara, sul suo profilo social, ricorda una serata a casa sua con Diego e Pino Daniele. La Federcalcio argentina pubblica foto di Maradona con la scritta «Dal 1960 all’eternità».

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