Sud, Meloni: «Ora cresce e traina export, è locomotiva economica del Paese»

La premier: «Cittadini e imprese del Mezzogiorno hanno colto il cambio di paradigma»

«Se noi offriamo ad un ragazzo opportunità e strumenti lì dove è nato e cresciuto – e questo vale particolarmente per le regioni del Sud -, quel ragazzo non sarà costretto ad andare altrove e potrà mettere a disposizione del suo territorio il proprio contributo, la propria voglia di fare, il proprio entusiasmo. È un investimento per tutti, di cui spesso non siamo stati perfettamente consapevoli. Ed è esattamente quello che noi stiamo cercando di fare, per dare alle imprese e ai cittadini del Mezzogiorno la possibilità concreta di dimostrare il loro valore». Lo dice la premier Giorgia Meloni in un passaggio del videomessaggio per la 3° edizione del Festival delle Regioni e delle Province Autonome, in corso a Bari.

«Lo abbiamo fatto con la riforma delle politiche di coesione; alzando al 40% la spesa infrastrutturale obbligatoria per le regioni del Sud; mobilitando 3,3 miliardi di euro per il credito d’imposta nella Zes Unica; prorogando “Decontribuzione Sud’’ e i robusti incentivi per creare buona e nuova occupazione, in particolare di giovani e donne. Ma penso anche agli oltre 41 miliardi di euro previsti nel nuovo PNRR per accompagnare la Pubblica amministrazione nella transizione digitale e all’investimento che stiamo facendo per rendere dell’Italia, Sud in testa, l’hub di approvvigionamento energetico del Mediterraneo».

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«Sono orgogliosa del fatto che i cittadini e le imprese del Mezzogiorno abbiano colto questo cambio di paradigma, e stiano credendo insieme a noi in una nuova stagione di sviluppo e crescita. Nel 2023 il PIL del Sud è cresciuto di più della media nazionale – rimarca la presidente del Consiglio -, il Mezzogiorno ha dato una spinta decisiva alle esportazioni permettendo all’Italia di piazzarsi al quarto posto nella classifica mondiale, l’occupazione è aumentata più del resto d’Italia. Insomma, il Sud è stato di fatto la locomotiva economica della Nazione, invece di essere quello che abbiamo visto negli anni passati, quando si ritrovava quasi sempre ad essere il fanalino di coda».

Setaro

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