Carburanti, Giorgetti: «Le accise furono tagliate quando i prezzi erano molto più alti»

Il ministro: «Nuovi tagli se ci saranno nuovi aumenti»

Sul prezzo dei carburanti, «ricordo che le misure adottate dal precedente Governo (sin da marzo 2022), che hanno portato alla riduzione delle accise sui carburanti, sono state adottate quando il loro prezzo aveva superato i 2 euro al litro (toccando i 2,184 euro per la benzina) e si concludevano nel mese di novembre. Condizioni queste di prezzo molto diverse da quelle attuali e, proprio in ragione di ciò, il Governo ha ritenuto opportuno di dover intervenire con misure normative volte a migliorare la trasparenza dei prezzi e ad evitare speculazioni». Lo afferma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti in question time al Senato.

«Ricordo, in ogni caso, che, salvo sporadici casi, il prezzo osservato in questi giorni è tornato ad essere prossimo a quello registrato ad inizio agosto 2022», ha puntualizzato il ministro. «Il governo – ha aggiunto monitorerà attentamente la situazione dei livelli dei prezzi non solo della benzina ma anche quelli di largo consumo, al fine di verificare che il loro andamento sia coerente con quello dell’offerta e quindi determinato da shock esterni o se sia invece determinato da comportamenti speculativi e di scarsa trasparenza degli operatori. Alla luce di tale monitoraggio il governo valuterà ulteriori iniziative da adottare».

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«Con particolare riferimento alle modifiche delle modalità di calcolo dell’Iva, si ricorda che questa, oltre a costituire una delle risorse proprie della Ue, deve essere applicata in modo uniforme da tutti gli Stati membri, secondo le regole stabilite dalla direttiva Iva».

Il ministro poi è tornato sulla scelta del governo che ha «ritenuto opportuno riproporre le misure di riduzione delle accise, ma, anche con il decreto-legge approvato dal Consiglio dei ministri del 10 gennaio 2023, ha introdotto specifiche disposizioni volte a contrastare fenomeni di speculazione non solo sui prezzi dei carburanti, ma anche sui prodotti di largo consumo».

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La trasparenza dei prezzi dei carburanti

Sempre a proposito del decreto, il ministro ha puntualizzato che il provvedimento introduce «disposizioni per rendere più trasparente l’andamento dei prezzi dei carburanti e per rafforzare i poteri delle autorità responsabili del controllo dei prezzi di vendita dei beni di largo consumo. Sarà, infatti obbligo degli esercenti esporre in maniera adeguata il prezzo medio praticato, al fine allo stesso tempo di garantire la trasparenza nei confronti dei consumatori e di evitare distorsioni del mercato».

«In ogni caso, il governo si riserva di adottare le misure di riduzione delle accise in funzione di una norma che, come avrete modo di vedere nel decreto legge approvato il 10 gennaio 2023, consentirà un’azione in questo senso da parte del governo in relazione all’incremento verificato dei prezzi dei carburanti».

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