Il presidente russo: «Sono sicuro che i contratti verranno firmati»
«C’è sempre qualcuno che compra il gas. C’è un’enorme richiesta di questo prodotto in tutto il mondo, ci sono molti consumatori e molti disposti ad acquistare il gas russo»: lo ha affermato il presidente russo, Vladimir Putin, citato dall’agenzia Tass, mostrandosi fiducioso sulla possibilità di trovare acquirenti per l’export russo di gas naturale anche in Europa quando sarà completata la costruzione di un hub in Turchia che dovrà far transitare i volumi che non passano più da Nord Stream.
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«È un progetto realistico e possiamo farlo abbastanza rapidamente», ha assicurato il capo del Cremlino, «ci saranno abbastanza clienti interessati ai contratti e non ho dubbi che molti di loro saranno in Europa». «Vedremo cosa accadrà quest’inverno e il prossimo», ha aggiunto, «sono sicuro che i contratti verranno firmati, su questo non ci sono dubbi. Ad ogni modo, possiamo utilizzare i Paesi europei come nazioni di transito per forniture ad altre regioni del mondo», ha concluso Putin.
«Nord Stream 1, un apparente attentato terroristico»
Gazprom, il colosso energetico statale russo, ha avuto modo di esaminare i tratti dei gasdotti Nord Stream danneggiati da alcune esplosioni lo scorso settembre. Lo ha riferito in conferenza stampa il presidente russo, Vladimir Putin. «L’ad di Gazprom, Alexei Miller, mi ha informato questa mattina che hanno condotto un esame. A Gazprom è stato consentito esaminare la scena dell’esplosione», ha spiegato Putin a proposito di Nord Stream 1, «ci sono due crateri con una profondità dai tre ai cinque metri.
Una sezione del gasdotto di 40 metri è saltata in aria e la lesione totale del gasdotto è, credo, lunga 259 metri». «Una sezione della condotta che è stata divelta era piegata di novanta gradi e ha scagliato frammenti e residui a 40 metri di distanza nella direzione di Nord Stream 2, che è altresì danneggiato, presumibilmente, dall’esplosione», ha aggiunto il capo del Cremlino. «Questo è un apparente attentato terroristico. Apparente», ha detto ancora il presidente russo, «è difficile per noi controllarlo, dal momento che si trova nella zona economica speciale di Danimarca, Svezia e, ancora oltre, Germania».