Morta cadendo dal balcone, il marito: «Dipinto come un mostro, non sono stato io»

Paolo Foresta: «Litigavamo come normalmente accade tra marito e moglie»

Non ci sta ad essere dipinto come «un mostro», Paolo Foresta, il trentaseienne di Napoli rinviato a giudizio con l’accusa di omicidio preterintenzionale per la morte della moglie Annamaria Sorrentino, di 29 anni, di Melito (Napoli), ex Miss Campania, deceduta nell’estate del 2019 due giorni dopo essere caduta dal balcone dell’appartamento del villaggio turistico di Parghelia, in Calabria, dove stava trascorrendo un periodo di vacanza insieme al marito ed a due coppie di amici.

La donna, affetta da sordomutismo come il marito e gli amici che erano in vacanza con loro, dopo essere precipitata dall’appartamento al terzo piano di un villaggio turistico, era stata soccorsa dagli operatori del 118 e trasferita in gravi condizioni in elisoccorso nell’ospedale «Pugliese» di Catanzaro, dove era stata ricoverata con prognosi riservata. La diagnosi parlava di trauma cranico, con sospetta frattura dell’osso temporale. Pochi giorni dopo la donna era deceduta.

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La Procura di Vibo Valentia aveva aperto un’inchiesta sulla vicenda e le indagini erano state affidate agli investigatori della squadra mobile. Del caso si era più volte occupata la trasmissione di Raitre «Chi l’ha visto?». «Non l’ho uccisa io. Io ero innamorato di mia moglie – si difende oggi Foresta – e di certo la sua morte ha provocato un immenso dolore nel mio cuore. Attualmente soffro di depressione».

L’accusa nei confronti di Paolo Foresta e la sua difesa

Il 15 novembre prossimo inizierà il processo davanti ai giudici del Tribunale di Vibo Valentia. Foresta, difeso dall’avvocato di fiducia Fabrizio De Maio del foro di Lagonegro, secondo l’accusa, avrebbe picchiato la giovane, che sarebbe precipitata dal balcone nel tentativo di sottrarsi alla presunta aggressione violenta da parte del marito. Sempre secondo l’accusa, l’uomo avrebbe maturato dei risentimenti nei confronti della moglie per una sospetta relazione extraconiugale della donna. Il presunto amante di Annamaria era stato indicato tra gli amici che con la coppia hanno condiviso la vacanza finita tragicamente in Calabria.

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«In questi anni – sostiene ancora Foresta – sono stato massacrato da tutta Italia. Sono stato descritto come un mostro che ovviamente non sono. Ho partecipato a molte trasmissioni televisive con l’intento di raccontare come fossero andate davvero le cose. Con mille difficoltà, ho sempre cercato di spiegarmi ma essendo sordomuto non sono mai stato capito del tutto. Per chi vive questa disabilità risulta difficoltoso esprimere con chiarezza tutto quello che si pensa e si vuole dire. È vero, io e Annamaria litigavamo come normalmente accade tra marito e moglie quando qualcosa non va. Sfido chiunque a dire che con il proprio partner non abbia litigato».

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