Ucraina, Kiev: «Colloqui solo dopo il rafforzamento sul terreno con le armi dall’Occidente»

di Redazione

Il negoziatore ucraino David Arakhamia ha dichiarato che Kiev vuole rafforzare le sue posizioni sul terreno con l’aiuto di nuove forniture di armi dall’Occidente prima di riprendere i colloqui di pace con la Russia. Lo riporta in Guardian. «Le nostre forze armate sono pronte a usare le nuove armi, e poi penso che potremo iniziare un nuovo ciclo di colloqui da una posizione rafforzata», ha affermato Arakhamia parlando alla televisione nazionale.

Macron: «Non umiliare la Russia per trovare soluzione diplomatica»

E’ fondamentale che la Russia non venga umiliata in modo da poter trovare una soluzione diplomatica una volta che i combattimenti cesseranno in Ucraina: lo ha detto il presidente francese, Emmanuel Macron, nel corso di un’intervista ad alcuni giornali regionali. Il presidente russo Vladimir Putin ha commesso un «errore storico e fondamentale» invadendo l’Ucraina, ha commentato Macron, e ora è «isolato».

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Macron ha poi riferito di aver detto allo stesso Putin che ha «commesso un errore storico e fondamentale per il suo popolo, per sé stesso e per la storia». Ma la Russia non dovrebbe essere «umiliata, in modo tale che il giorno in cui i combattimenti cesseranno possiamo aprire una via d’uscita attraverso la diplomazia», ha proseguito, aggiungendo di essere «convinto che il ruolo della Francia sia quello di una potenza di mediazione».

L’offensiva sul Donbass

L’offensiva aerea russa si mantiene elevata nei territori contesi del Donbass con munizioni guidate e non: insieme al fuoco di artiglieria, le incursioni aeree sono state un fattore determinante dei recenti successi tattici nella regione dell’Ucraina orientale: lo scrive l’intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, sottolinea tuttavia che il crescente uso di munizioni non guidate ha portato alla distruzione su larga scala di aree abitate e quasi certamente ha causato sostanziali danni collaterali e vittime civili.

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Dopo il fallito tentativo di conquistare Kiev nei primi giorni dell’invasione, al di fuori del Donbass l’attività aerea russa è stata diretta soprattutto per ostacolare i rinforzi ed i rifornimenti delle truppe ucraine, prosegue il rapporto. Ma questi attacchi non hanno avuto un impatto significativo sull’andamento del conflitto e probabilmente le scorte di missili guidati di precisione sono diminuite notevolmente.

Attacchi missilistici a Odessa

Un missile da crociera russo ha colpito questa mattina un’azienda agricola nella regione di Odessa, ferendo due persone. Lo ha riferito su Telegram Serhiy Bratchuk, portavoce dell’amministrazione militare. «La mattinata a Odessa è iniziata con un attacco missilistico. Gli aerei dell’aviazione strategica della Federazione Russa hanno lanciato un attacco con un missile cruise su uno dei distretti della regione. Un missile Ha-59 ha colpito un’impresa agricola. Secondo le prime informazioni, due persone sarebbero rimaste ferite», ha spiegato il funzionario, aggiungendo che l’incendio provocato dall’esplosione è stato spento.

Il portavoce militare ha riferito che ci sono ancora diverse navi che trasportano missili da crociera nel Mar Nero e che i russi stanno cercando di rafforzare il loro punto d’appoggio sull’Isola dei Serpent

Secondo i russi è stata colpita una base di mercenari stranieri a Dachne, nella regione di Odessa: lo ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, secondo quanto riporta Interfax. «Una base di mercenari stranieri è stata distrutta fuori dall’insediamento di Dachne, nella regione di Odessa, in seguito a un attacco missilistico», ha detto oggi Konashenkov.

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