Basilicata, approvata la legge sui caregiver. Il Centrodestra: «Sostegno concreto ai familiari che si prendono cura di un congiunto malato»

Una legge regionale per tutelare i bisogni del Caregiver familiare, attraverso interventi e azioni a suo supporto

«Dare un sostegno concreto ai familiari che si prendono cura di un congiunto malato. Questa legge regionale – dichiarano i primi firmatari Bellettieri, Coviello e Cariello – è uno strumento per dare supporto a chi si deve impegnare quotidianamente nel compito di assistenza familiare. Sappiamo bene, infatti, quanto in queste situazioni sia pesante il carico di cura e al tempo stesso quanto sia importante, per chi vive un grave problema di salute, poter contare sull’aiuto di una persona vicina».

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«La legge regionale intende tutelare i bisogni del Caregiver familiare, attraverso interventi e azioni a suo supporto e sostenere iniziative che garantiscano alle persone non autosufficienti forme di assistenza che consentano loro la permanenza presso il proprio domicilio o in un contesto di relazione familiare».

Così i consiglieri regionali primi firmatari che sottolineano: «È previsto che i Comuni e le ASL, nei limiti delle risorse disponibili dalla programmazione regionale, riconoscano, collaborino e sostengano il Caregiver familiare nella sua relazione con la rete del welfare locale e vi assicurino il supporto e l’affiancamento necessario a sostenerne la qualità dell’opera di assistenza prestata».

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«È altresi previsto – proseguono – che i servizi sociali, socio-sanitari e sanitari, previo consenso dell’assistito o di un suo tutore, forniscano al Caregiver familiare le informazioni sulle problematiche della persona assistita, sui bisogni assistenziali e le cure necessarie, sui diritti e sui criteri di accesso alle prestazioni sociali, socio-sanitarie e sanitarie, sulle diverse opportunità e risorse operanti sul territorio che possono essere di sostegno all’assistenza e alla cura, come previsto dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196».

Canali di comunicazione privilegiati anche con l’impiego delle nuove tecnologie

La Regione Basilicata, nell’ambito della propria «programmazione – aggiungono Bellettieri, Coviello e Cariello – favorirà attraverso la rete integrata di servizi: il supporto di reti solidali ad integrazione dei servizi garantiti dalle reti istituzionali, di gruppi motivazionali e di mutuo aiuto per favorire il confronto e lo scambio di esperienze ed opportunità formative per la crescita della consapevolezza del ruolo del Caregiver familiare anche mediante l’accesso a elementi essenziali allo svolgimento delle azioni di cura e assistenza».

E ancora «la creazione di canali di comunicazione privilegiati anche con l’impiego delle nuove tecnologie della comunicazione e informazione che facilitino il costante rapporto tra gli operatori e il Caregiver familiare; l’istituzione del “Caregiver day” al fine di sensibilizzazione della comunità sul valore sociale del Caregiver da individuare dalla Giunta Regionale nei provvedimenti attuativi».

«Gli ambiti socio territoriali, attraverso la rete integrata dei servizi, nei limiti delle risorse disponibili assegnate dalla Regione, assicureranno al Caregiver familiare l’informazione, l’orientamento e l’affiancamento nell’accesso ai servizi necessari ai fini assistenziali attraverso sportelli front office; la formazione e informazione per lo svolgimento del lavoro di cura attraverso corsi gratuiti tenuti da personale esperto; il supporto psicologico per il benessere ed equilibrio personale e familiare; la domiciliarizzazione delle visite specialistiche nei casi di difficoltà di spostamento dell’assistito».

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I componenti della rete di sostegno

Faranno parte della rete di sostegno il responsabile del caso che è la figura di riferimento ed il referente del caregiver familiare; il medico di medicina generale, che è il referente terapeutico del familiare assistito; l’infermiere referente o case manager che, nell’ambito del piano di cura, assume la funzione di referente del caso; gli operatori dei servizi sociali, socio-sanitari e sanitari e i servizi specialistici sanitari, chiamati ad intervenire per particolari bisogni o specifiche necessità; il volontariato e la solidarietà di vicinato che rappresentano un’ulteriore risorsa della rete e possono essere attivati per arricchire il piano di cura e contrastare i rischi di isolamento del caregiver familiare.

Saranno istituiti presso i Comuni i Registri dei caregiver familiari, che avranno come esclusiva finalità la raccolta dei dati e delle competenze maturate nell’ambito delle attività di assistenza e cura da parte dei caregiver.  La Regione stanzia per ciascun anno finanziario 2021, 2022 e 2023 la somma di euro 200.000,00 previsti dal Fondo nazionale di sostegno ai caregiver derivanti dal riparto previsto dal DM 27 ottobre 2020.

«Il testo – concludono i Consiglieri Bellettieri, Coviello e Cariello, rappresenta un piccolo passo in avanti verso il mondo di coloro che non sono autosufficienti e necessitano di cura ed assistenza da parte dei familiari. Pensiamo in modo particolare al mondo delle disabilità ed alle difficoltà quotidiane che incontra chi assiste un disabile. Questa norma non risolve tutti i problemi del settore su cui c’è molto da fare ma certamente rappresenta un punto importante nella programmazione del Sociale nella Regione Basilicata».

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