Migranti, Conte: «Dobbiamo essere duri, inflessibili e intensificare i rimpatri»

di Redazione

«Non possiamo tollerare che si entri in Italia in modo irregolare e che i risultati dei sacrifici» compiuti per contenere la diffusione del Covid «siano vanificati da migranti che tentano di sfuggire alla sorveglianza sanitaria. Dobbiamo essere duri, inflessibili». Lo afferma il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, nel corso di un punto stampa a Cerignola (Foggia) commentando le continue fughe dei migranti dai centri di accoglienza.

L’ultima fuga di massa si è registrata oggi nella tensostruttura di Porto Empedocle (Ag), dove una cinquantina di migranti tunisini sono riusciti, dopo aver scavalcato la recinzione, a scappare. Quattro o cinque sono tornati, dopo qualche ora, spontaneamente. Polizia, carabinieri e guardia di finanza stanno cercando i fuggitivi.

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«Stiamo collaborando con le autorità tunisine, è quella la strada» ha sottolineato il premier. «Io stesso ho scritto al presidente tunisino una lettera. Sono contento che abbia fatto visita ai porti per rafforzare la sorveglianza costiera. Dobbiamo contrastare i traffici e l’incremento degli utili da parte dei gruppi criminali che alimentano questi traffici illeciti. Dobbiamo continuare in questa direzione e intensificare i rimpatri», ha poi aggiunto Conte.

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