Nonostante l’emergenza Coronavirus, nessuna battuta d’arresto per l’attività operatoria del polo oncologico ‘Pascale‘ di Napoli: in meno di due mesi eseguiti 42 operazioni di chirurgia mini invasiva. Dal 20 febbraio ad oggi, si legge in una nota del Pascale, sono stati eseguiti 12 asportazioni totali di vescica con 2 ricostruzioni di neovesciche ortotopiche, 16 interventi per chirurgia conservativa per tumori del rene, 1 asportazione di neoplasia del fegato, 6 asportazioni del colon-retto per neoplasia, 2 gastrectomie, 5 interventi robotici del distretto testa-collo.
«Da due mesi – dice il direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi – non solo non abbiamo interrotto le normali prestazioni di chirurgia robotica, ma abbiamo cercato di incrementare l’offerta in considerazione dell’aumento di richieste da parte dei pazienti affetti da neoplasie oncologiche e suscettibili di interventi in chirurgia oncologica mini invasiva robot-assistita».
«Voglio, pertanto, ringraziare tutto il personale dell’Istituto che continua a dare il massimo, sul piano professionale e umano, anche in condizioni diventate all’improvviso proibitive. Certo, le misure che abbiamo posto in essere, triage, questionario, misurazione febbre, ossimetria, obbligo della mascherina, riduzione degli accompagnatori, comportano sicuramente disagi per i pazienti e ce ne scusiamo. Lo facciamo nel comune interesse di proteggere al massimo pazienti e operatori».
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