In aumento anche le esportazioni verso i Paesi Opec
Dopo il tonfo di agosto, torna a crescere l’export dell’Italia verso i paesi Extra-Ue. Significativa la crescita verso gli Stati Uniti, dato molto vigilato dopo l’entrata in vigore dei dazi voluti dall’Amministrazione Trump. «A settembre l’export extra Ue sale di +5,9% sul agosto e del +9,9 rispetto a settembre 2024. Questo vuol dire che la strategia che stiamo individuando è una strategia positiva» commenta il ministro degli esteri Antonio Tajani, al quale spettano le competenze sul Commercio Estero, citando i dati diffusi dall’Istituto Nazionale di Statistica.
«La crescita dell’export conferma la forza del Made in Italy. Siamo sulla strada giusta: ancora una volta, smentiti i profeti di sventura», ha commentato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in missione a Bruxelles.
«Anche negli Stati Uniti non intendono rinunciare all’eccellenza dei nostri prodotti. Ci avviamo a diventare la quarta potenza esportatrice globale» ha aggiunto. L’effetto dazi ha anche spinto le esportazioni verso i paesi dell’Opec (+23,8%). In aumento anche le esportazioni verso il Giappone (+15,6%) e la Svizzera (+10,0%).
Il rimbalzo
Ma il maggiore interesse è certamente per il rimbalzo dell’ export verso gli Stati Uniti che dopo aver segnato ad agosto un preoccupante – 21,2% tendenziale, a settembre ha recuperato arrivando a +34,4%. Una forte spinta all’esportazione verso gli Usa è stato dato, evidenzia l’Istat, da alcune importanti commesse nel settore della navigazione marittima, ma anche al netto di queste la crescita dell’export risulta di +12,0%, performance che, osserva il presidente di Confimprenditori, Stefano Ruvolo, è migliore di quelle di Germania e Francia i cui export negli Usa è cresciuto nello stesso periodo rispettivamente dell’11 e dell’8%. L’interscambio Italia-Usa è segnato anche da una forte aumento delle importazioni che, sempre a settembre, salgono del 76,8% su anno, dopo il crollo di -7,1% di agosto.
Nel compresso il saldo fra gli scambi commerciali dei due paesi ha archiviato a settembre un avanzo di quasi 2 miliardi di euro (1.987 milioni). «I nostri settori chiave, alimentare, moda e arredo, continuano a trainare la domanda americana, con valori che superano complessivamente i 9 miliardi di euro nel trimestre estivo» ha confermato Ruvolo. Giudizio positivo anche dai consumatori: «In agosto l’incertezza sui dazi aveva provocato un tracollo delle esportazioni esagerato e sproporzionato. Ora la paura è passata, ma solo nei prossimi mesi avremo un quadro degli effetti dei Dazi andati a regime» ha detto il presidente Massimiliano Dona



 
                                    
