Litigano con un conoscente, padre e figlio feriti a Napoli

Un 46enne è stato denunciato per tentato omicidio

Lite tra conoscenti finisce nel sangue: due feriti a colpi di forbici, denunciato 46enne a Napoli. I carabinieri della stazione di Ponticelli sono intervenuti presso l’Ospedale del Mare per due feriti. Si tratta di un 43enne di San Giovanni a Teduccio e del figlio 22enne. Il primo è stato colpito con un’arma da taglio allo zigomo destro, al torace e al braccio destro, 5 i giorni di prognosi. Il 22enne, invece, era ferito al collo e al torace, 15 i giorni di prognosi.

Secondo quanto finora ricostruito i due avrebbero discusso con un loro conoscente e sarebbero poi stati colpiti. Motivazioni e dinamica ancora da chiarire con esattezza. I carabinieri hanno raggiunto l’abitazione dell’uomo indiziato di aver ferito padre e figlio e lì hanno sequestrato un paio di forbici verosimilmente utilizzato durante l’aggressione. L’uomo, un 46enne di San Giovanni a Teduccio, è stato denunciato per tentato omicidio.

Setaro

Altri servizi

Campania, Cirielli: «Nella regione difficoltà con grandi opere pubbliche»

Il viceministro: «Dobbiamo puntare sulle infrastrutture» «In Campania ci sono forti difficoltà delle grandi opere pubbliche, si è parlato spesso sulla stazione di Afragola che...

Endorsement dell’ex brigatista per Fico, ma il centrosinistra resta in silenzio

Critiche dal centrodestra mentre nel campo largo tutto tace La campagna per la presidenza della Regione Campania si anima di un’altra controversia attorno a Roberto...

Ultime notizie

Torre Annunziata, la città che non vuole restare a guardare

Ambiente, sfide sociali e astensionismo: campagna elettorale cruciale Non è una campagna elettorale qualunque, quella che attraversa la città di Torre Annunziata, affacciata sul Golfo...

Donna senza vita in casa: la 51enne aveva denunciato due presunti stalker

L'autopsia per chiarire i motivi del decesso Risultano due denunce presentate nei confronti di altrettanti presunti stalker dalle indagini della Squadra Mobile di Napoli impegnata...

Il clan D’Alessandro «resuscitava» i pazienti morti per trasportarli dall’ospedale a casa

Tra le attività illegali anche l’imposizione del caffé ai bar Il 118 in mano alla camorra. Il monopolio del servizio delle ambulanze grazie a violenze...