Reperti depradati dalle truppe naziste recuperati e riconsegnati

Sottratti durante la Seconda Guerra Mondiale

Oltre 200 reperti antichi, tra anfore di varie dimensioni e vasi, depredati dalle truppe di occupazione tedesche durante la Seconda Guerra Mondiale a Sessa Aurunca, nel Casertano, sono stati recuperati dai Carabinieri del Nucleo Tutela patrimonio culturale di Monza e riconsegnati dal comandante, Giuseppe Marseglia, al soprintendente delle province di Caserta e Benevento, Gennaro Leva, nel corso di una cerimonia che si è svolta oggi al Castello Ducale di Sessa.

I reperti provenivano dalla Torre di Pandolfo di Capodiferro, razziata e poi bombardata e rasa al suolo dagli stessi tedeschi, che ospitava il Museo della Civiltà Aurunca, eretto nel 1926 dall’allora ministro dell’educazione nazionale Pietro Fedele.

Pubblicità

I carabinieri li hanno scoperti nel corso di controlli sulle piattaforme di e-commerce e di siti specializzati nella vendita.

La Torre di Pandolfo di Capodiferro

La torre longobarda di Pandolfo Capodiferro fu concessa negli anni venti in enfiteusi dal Comune di Sessa Aurunca a Pietro Fedele, che la richiese per realizzare un museo archeologico, per un canone annuo di 200 lire e con l’obbligo di restaurarla.

Pubblicità Federproprietà Napoli

Il canone fu poi ridotto a una lira «…quale segno tangibile di riconoscimento e di gratitudine per la ricostruzione della Torre longobarda…» Il museo occupava tutti i quattro piani della torre mostrando numerosi reperti archeologici, numismatici e altri che appartenevano al medioevo.

Alle centinaia di pezzi in oro, argento e anche in avorio si aggiungevano il ritratto di Giulia Gonzaga di Jacopo del Conte, stampe antiche con vedute del territorio di Minturno, Gaeta, Fondi e Formia, senza dimenticare l’angolo dedicato a Maria Cristina di Savoia e i circa 8000 volumi custoditi nella biblioteca.

Al termine della guerra i beni dispersi furono oggetto di una specifica indagine condotta dall’allora ministro plenipotenziario Rodolfo Siviero, a capo del Comitato per le restituzioni; attività successivamente suggellata dalla pubblicazione nel 1995 del volume «L’opera da ritrovare. Repertorio del patrimonio italiano disperso all’epoca della seconda guerra mondiale».

Setaro

Altri servizi

Ex Ilva, Urso convoca tavolo con Regioni ed enti locali

Il ministero: obiettivo è garantire un confronto stabile «A seguito degli incontri che si sono tenuti lo scorso venerdì al Mimit sul futuro dell’ex Ilva...

Tentato rapimento fuori da una scuola: mamma salva la figlioletta

L'uomo messo in fuga dall'intervento della donna Indagini sono in corso da parte dei carabinieri di Avellino sul presunto tentativo di rapimento di una bambina...

Ultime notizie

Omicidio Maimone, nessuno sconto per Valda: confermato l’ergastolo in Appello

Il padre di Francesco Pio: «Abbiamo sempre creduto nella magistratura» La Corte di Assise di Appello di Napoli ha confermato la condanna all’ergastolo inflitta in...

La Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco e la leggenda della sposa Lucia

In via dei Tribunali un simbolo della cultura religiosa napoletana In via dei Tribunali, la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco...

Poliziotto ucciso dal Suv: il Riesame lascia in cella il 28enne

L'altro agente ferito dimesso dall'ospedale Resta in cella il 28enne che, alla guida di un suv sotto l’effetto di alcol e droga, provocò un grave...