Arriva il Green pass anche in Italia ma restano, per ora, le mascherine. Sulla proroga dello stato di emergenza è scontro

Salvini incontra Mario Draghi ma almeno per il momento su obbligo delle mascherine e stato di emergenza deve cedere

Via libera al Green pass ma per l’abolizione dell’obbligo di utilizzo della mascherina all’aperto e lo stop allo Stato di emergenza se ne riparlerà più avanti. E questo anche se i numeri tingono di bianco l’Italia. Almeno per il momento Mario Draghi disarma Matteo Salvini, che ieri è stato ricevuto a Palazzo Chigi dal premier, e continua a predicare prudenza, quella che fin dall’inizio del suo mandato è stata la bussola per orientarsi.

L’Italia, quindi, si adegua agli altri Stati dell’Ue prevedendo l’entrata in vigore della Certificazione verde digitale Covid-19 che consentirà di partecipare ad eventi (fiere, concerti, gare sportive, ricevimenti nuziali), di accedere alle residenze sanitarie assistenziali e infine di spostarsi tra i vari territori. Inoltre, dal prossimo mese di luglio permetterà di muoversi senza problemi all’interno dell’Unione europea.

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Sul piano formale potrà essere stampata dal sito o dall’app Immuni, oppure richiesta dal proprio medico o in farmacia. Potranno richiederla chi si sarà sottoposto alla vaccinazione o a un test sierologico. Un via libera che arriva nel giorno in cui il Centro europeo per la prevenzione e il controllo sulle malattie (Ecdc) ha aggiornato le raccomandazioni approvate dal Consiglio Ue alla luce del miglioramento generale della situazione pandemica nei vari Paese. Insomma, niente test e quarantena per chi viaggia in aereo in Europa dopo le due dosi di vaccino o se ha contratto il Covid negli ultimi sei mesi. Rimane, però, il distanziamento di almeno un metro e, soprattutto, l’obbligo di indossare le mascherine.

Pressioni per l’eliminazione dell’obbligo di indossare le mascherine

Appunto, queste. Ieri Matteo Salvini a margine dell’incontro con Draghi aveva spiegato che «la speranza, anzi la richiesta e proposta è che nei prossimi giorni le mascherine all’aperto siano un lontano ricordo»; e la sera aveva annunciato il risultato del sondaggio social lanciato su togliere l’obbligo di mascherine all’aperto: «Il 79 per cento è d’accordo. Contrario il 21 per cento. Ho chiesto al presidente Draghi, come hanno già fatto o faranno a breve in Germania, Francia, Spagna, Portogallo, Belgio, Olanda e tanti altri Paesi, di togliere l’obbligo di utilizzo delle #mascherine, almeno all’aperto. Libertà, lavoro e sorriso».

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In realtà, almeno per il momento non se ne parla e anche nella maggioranza il tema sembra essere divisivo, con il Pd sulle barricate. «L’abolizione dell’obbligo di mascherine all’aperto è strettamente legata all’evoluzione del piano vaccinale, quindi a una precisa dinamica numerica. Auspico responsabilità da parte di tutte le forze di Governo» ha detto Pina Picierno del Pd.

Ma non è solo la Lega, anche Forza Italia spinge per l’abolizione dell’obbligo, come ribadisce Licia Ronzulli: «Mezza Europa dice addio alla mascherina all’aperto e torna a respirare. Anche in Italia è il momento di eliminare questa restrizione e riprenderci un altro pezzo di normalità. Grazie a una campagna vaccinale che funziona e all’arrivo dell’estate la situazione ormai è sotto controllo. Perché aspettare fino al 15 luglio? Mandiamo un chiaro segnale di ripartenza e togliamo l’obbligo da subito».

La proroga dello stato di emergenza

A dividere però è pure la proroga dello stato di emergenza, anche se Salvini dopo l’incontro con il presidente del Consiglio cerca di smussare gli spigoli della polemica: «Ne riparleremo a fine luglio ma mi pare che la situazione sia tornata sotto controllo». Parole che non evitano lo scontro con il Pd che con Enrico Borghi attacca: «Il Pd è con Mario Draghi sulla gestione della pandemia, e non servono fughe in avanti o sparate a casaccio. Lo stato di emergenza non è un golpe strisciante, ma l’impianto giuridico per l’azione di vaccinazione e profilassi contro il Covid 19. Noi siamo con Draghi».

Mentre dal M5S il ministro Stefano Patuanelli dichiara che lo stato di emergenza «non è solo un elemento che determina l’andamento della pandemia, allegate a esso ci sono molte possibilità. Salvini è contrario? Lo era anche l’estate scorsa. Io credo invece che sia necessario prolungarlo, ritengo sicuramente non più di fine anno».

Lollobrigida: «Intollerabile ogni ipotesi di proroga dello stato di emergenza»

Francesco Lollobrigida

Comunque sia ci sarà tempo per discutere, visto che lo stato di emergenza scade a fine luglio, ma il vero problema per Salvini è Fratelli d’Italia che sul tema non è pronto a fare sconti: «La paura del virus – dice il capogruppo alla Camera, Francesco Lollobrigida – non può diventare una scusa per limitare a tempo indeterminato le libertà dei cittadini italiani garantite dalla Costituzione. Fratelli d’Italia considera intollerabile ogni ventilata ipotesi di proroga dello stato di emergenza e le conseguenti limitazioni dei poteri del Parlamento».

La sensazione è che su questo tema non sarà facile per Salvini orientarsi, soprattutto per il timore di scoprirsi a destra. Un problema ricorrente a cui il leader della Lega dovrà farci l’abitudine. Peraltro, lo sapeva da quando decise di entrare nel governo anche se allora era convinto che questo avrebbe in breve tempo fiaccato FdI e Giorgia Meloni, la quale invece con il suo libro svetta da un mese nelle classifiche con 160mila copie vendute, giunto all’11esima ristampa. Della serie non sempre tutte le ciambelle riescono con il buco.

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