Coronavirus, De Luca mette in quarantena altri quattro comuni nel Salernitano

Dopo Ariano Irpino, il governatore Vincenzo De Luca isola altri 4 comuni. I centri, che si trovano tutti in povincia di Salerno, sono: Sala Consilina, Polla, Atena Lucana e Caggiano (Vallo di Diano).

«Si sono registrati – informa De Luca – qui altri episodi di irresponsabilità e di mancato rispetto delle disposizioni previste per contenere la diffusione del contagio da Covid-19». Lo ha stabilito con un’ordinanza (la n.18 del 15 marzo 2020), visto l’aumento dei contagi verificatosi in questi Comuni e i rischi persistenti nella zona. «In data odierna – si legge nell’ordinanza – è stato comunicato dai competenti uffici del Dipartimento di prevenzione della Asl di Salerno all’Unità di crisi regionale che, nell’area del Vallo di Diano, risulta una situazione di estrema criticità e gravità, correlata al contagio di diciasette cittadini, dei quali undici residenti nel territorio del Comune di Sala Consilina ed altri diffusi prevalentemente nei comuni di Caggiano, Polla ed Atena Lucana».

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«La decisione -dice il governatore – di mettere in quarantena i 4 Comuni» è la conseguenza «di due iniziative messe in campo da un ‘predicatore’ ed altri suoi collaboratori, in violazione a ordinanze già in essere». «Si rimane davvero indignati di fronte a questa irresponsabilità che ha prodotto decine di contagi, la quarantena per 4 Comuni e decine di contatti che andranno verificati nelle prossime ore».

Coronavirus, De Luca: «Denuncia penale per chi ha promosso e partecipato all’iniziativa»

Il governatore ha annuncia conseguenze: «Ho dato mandato all’Asl di procedere alla denuncia penale di quanti hanno promosso o partecipato a questa iniziativa per il danno enorme che ha prodotto sulla pelle di migliaia di cittadini, di migliaia di medici e infermieri impegnati all’ultimo respiro nella battaglia contro la diffusione del contagio». «Nelle prossime ore, saremo se possibile, ancora più rigorosi di fronte a comportamenti irresponsabili, applicando le sanzioni previste, a cominciare da quanti hanno partecipato a queste iniziative» conclude.

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